In piazza Nicola Longobardi, all’interno di un bel parco di più di 5000 mq, sorge una scuola dell’infanzia ancora conosciuta nel quartiere come la bella scoletta. Non si può negare, infatti, che la costruzione sia particolarmente di pregio e questo si può spiegare attraverso la sua storia.
Fino al 1926, quando fu espropriato dall’Istituto Case Popolari (ICP), l’edificio era conosciuto come Villa Rosselli o Roselli, oppure come Villa Polverosi; risale tuttavia ai primi anni del XVI secolo, commissionato dalla famiglia Sengardi, ricchi borghesi di Siena che vennero a Roma in un periodo di grande sviluppo economico. Si trattava di una sorta di casino di caccia in piena campagna – Garbatella all’epoca era solo una serie di colline tufacee utili per i pascoli e l’agricoltura e piene di sorgenti naturali, una zona che veniva attraversata lungo l’attuale via delle Sette Chiese per raggiungere le catacombe – sorto sulle fondamenta di un’antica villa romana del I secolo d.C., i cui resti furono anche utilizzati per decorare la nuova costruzione e il parco circostante. Progettato forse dalla scuola raffaellesca, il casino di caccia seguiva lo stile della Villa Farnesina di Agostino Chigi – oggi sede dell'Accademia Nazionale dei Lincei – che era amico del Sengardi. Una vera e propria villa rinascimentale affacciata verso la valle dell’Almone e ispirata al mondo classico nella campagna romana che ha avuto molti proprietari, gli ultimi dei quali, probabilmente, appartenevano alla famiglia Torlonia.
Dopo che l’ICP acquisì l’immobile, fu l’architetto Innocenzo Sabbatini ad attuare alcune modifiche, tutte molto rispettose del preesistente. Mantenendo lo stile classicheggiante, l’edificio venne ampliato aggiungendo due ali praticamente simmetriche lungo via Giovanni Battista Magnaghi e via Rocco da Cesinale. Il prospetto frontale è costituito da un portico diviso in tre arcate e sormontato da una loggia scandita da sei colonnine.
L’edificio è stato il primo a essere completato all’interno del progetto di Garbatella e inaugurato nel 1927, pronto per accogliere i bambini delle famiglie che si stavano insediando nella nuova borgata. Negli anni più recenti la scuola dell’infanzia “Casa dei Bimbi” è stata restaurata due volte, nel 1991 e nel 2004; quest’ultimo intervento, in particolare, è stato accurato e rispettoso della storia dell’edificio e delle normative più attuali.