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Basilica di Santa Maria Regina degli Apostoli

Costruita fra il 1947 e il 1954 su progetto dell’architetto Leone Favini, coadiuvato dall’ingegnere Giuseppe Forneris, la chiesa fu voluta fortemente da Don Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia Paolina, che scelse il luogo vedendo, in un bombardamento avvenuto alla fine del 1943, un segnale divino, poiché in quell’evento non si registrarono vittime. Nel 1976, la chiesa diviene sede parrocchiale e, per volere di Papa Giovanni Paolo II, nel 1984 viene elevata alla dignità di Basilica minore.
Presenta una pianta a croce greca su tre livelli: l’aula liturgica, la cripta e la sottocripta. Ispirata al barocco romano, è sormontata da una grande cupola e adornata dagli affreschi di Antonio Giuseppe Santagata a tema mariano, visibili tanto sulla cupola quanto sui pennacchi e realizzati tra il 1955 e il 1957 e da un mosaico parietale di Enrico Gaudenzi e Sergio Selva.
Il pavimento è segnato da un cerchio, che sta a indicare il luogo in cui Don Giacomo Alberione promise alla Madonna di edificare una chiesa in suo onore, qualora i membri della Famiglia Paolina fossero sopravvissuti alla guerra.
L’esterno, in laterizi a vista, si caratterizza per la facciata con un porticato sorretto da due pilastri sormontati da un architrave in travertino, pietra tipica del contesto romano, recante l’iscrizione dedicatoria alla Beata Vergine Maria Regina degli Apostoli, mentre al di sopra del portale vi è un dipinto murale che raffigura gli Apostoli in adorazione della Madonna con Gesù Bambino.
Nella Basilica sono conservate le spoglie di Don Giacomo Alberione.

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