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Chiesa Parrocchiale di San Filippo Neri in Eurosia

La Chiesa Parrocchiale di San Filippo Neri in Eurosia è un edificio religioso costruito tra il 1952 e il 1957 su progetto dell’architetto Pier Luigi Maruffi. La sua edificazione fu decisa per far fronte all’aumento della popolazione dell’area che rendeva la chiesa dei santi Isidoro ed Eurosia – la cosiddetta chiesoletta – troppo piccola. La definizione “in Eurosia” si deve proprio alla vicinanza con questa piccola chiesa.
Costruita grazie alla donazione di una coppia statunitense – Thomas e Irene Bradley – al papa Pio XII e su consiglio del futuro papa Paolo VI, in quel momento ancora il cardinale Montini, la gestione della parrocchia è affidata alla Congregazione dell'Oratorio di San Filippo Neri.
Il prospetto frontale è semplice e lineare, in laterizio e travertino, con un alto portico che si raggiunge attraverso una scalinata; l’unica decorazione della facciata è un rosone. L’interno, con impianto tipicamente basilicale, è diviso da una serie di colonne in granito grigio in tre navate. Ciò che salta subito all’occhio è l’affresco che decora l’abside, un’opera del pittore Amedeo Angilella che rappresenta alcune scene di vita di San Filippo Neri e anche alcune figure moderne legate in vari modi alla chiesa.
San Filippo Neri, il santo a cui è dedicata la parrocchia, è un santo fiorentino nato nel 1515 che a Roma aveva creato un oratorio di ragazzi “di strada” e che è conosciuto per il suo atteggiamento scherzoso e allegro. 

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